In onda tutte le sere su RSB, dalle 18.30 alle 19.30, ROCK E DINTORNI è lo spazio dedicato a chi ama la musica Rock nell'accezione più ampia del termine e in tutte le sue sfumature: punk, grunge, metal, gotic, nu-metal etc, con successi di ieri e di oggi. Scopriamo ora dalla conduttrice del progtamma, Francesca Sorvillo, la sua passione per questo genere musicale nato nella metà del secolo scorso e che si è dimostrato capace di evolversi in stili e generi diversi sino ai giorni nostri:
"Da 20 anni e più amo la musica a 360°. Ho sempre ascoltato di tutto e di più, ma solo qualche anno fa ho scoperto e riscoperto la musica Rock, grazie ad un mio caro amico, Andrea, che ora vive a Londra. Ho cominciato ad ascoltare dapprima la musica grunge dei primi anni 90 (Nirvana, Pearl Jam, Soundgarden), poi gradualmente ho riscoperto i veri e propri classici del rock come i Led Zeppelin o gli AC/DC. Trovo che il ROCK, a differenza di altri generi musicali, sia la forma artistica che meglio esprime il disagio giovanile o le frustrazioni di un'epoca storica. Il rock unisce diverse generazioni dagli anni 60 ad oggi, ogni volta trasformandosi, ma rimanendo fondamentalmente se stesso. Conosco cinquantenni che vanno al concerto degli Iron Maiden con i loro figli adolescenti e quindicenni che imparano a suonare la chitarra con il mitico riff di Smoke on the water dei Deep Purple del 1972. La storia della musica rock è la storia dell'essere umano moderno. Molte sono le icone, simboli del genio e della fragilità umana. Lo stereotipo è sempre quello: sesso, droga e rock'n'roll. Uno stile di vita che molte volte però ha portato alla morte prematura di giovani dotati sì di grande talento, ma che per alimentare le loro doti hanno avuto bisogno di grandi eccessi. Gli esempi, da Janis Joplin a Jim Morrison, non mancano. E c'è stato anche chi, come Kurt Cobain, non ha sopportato il peso del successo e della notorietà ed è arrivato a togliersi la vita pur di liberarsene. E Rock e dintorni vuole essere anche un tributo alla loro arte e alla loro musica immortale ".
"Da 20 anni e più amo la musica a 360°. Ho sempre ascoltato di tutto e di più, ma solo qualche anno fa ho scoperto e riscoperto la musica Rock, grazie ad un mio caro amico, Andrea, che ora vive a Londra. Ho cominciato ad ascoltare dapprima la musica grunge dei primi anni 90 (Nirvana, Pearl Jam, Soundgarden), poi gradualmente ho riscoperto i veri e propri classici del rock come i Led Zeppelin o gli AC/DC. Trovo che il ROCK, a differenza di altri generi musicali, sia la forma artistica che meglio esprime il disagio giovanile o le frustrazioni di un'epoca storica. Il rock unisce diverse generazioni dagli anni 60 ad oggi, ogni volta trasformandosi, ma rimanendo fondamentalmente se stesso. Conosco cinquantenni che vanno al concerto degli Iron Maiden con i loro figli adolescenti e quindicenni che imparano a suonare la chitarra con il mitico riff di Smoke on the water dei Deep Purple del 1972. La storia della musica rock è la storia dell'essere umano moderno. Molte sono le icone, simboli del genio e della fragilità umana. Lo stereotipo è sempre quello: sesso, droga e rock'n'roll. Uno stile di vita che molte volte però ha portato alla morte prematura di giovani dotati sì di grande talento, ma che per alimentare le loro doti hanno avuto bisogno di grandi eccessi. Gli esempi, da Janis Joplin a Jim Morrison, non mancano. E c'è stato anche chi, come Kurt Cobain, non ha sopportato il peso del successo e della notorietà ed è arrivato a togliersi la vita pur di liberarsene. E Rock e dintorni vuole essere anche un tributo alla loro arte e alla loro musica immortale ".