20 agosto 2009

La fresca Estate di Radio SB

Arrivano i mesi caldi, le radio si mettono tutte sotto l’ombrellone e si danno da fare per ravvivare con spirito radiofonico la stagione più viva dell’anno.Il connubio tra il mondo della radio e l’estate era già forte negli anni ’90, quando le radio cominciarono a diventare sponsorship o partnership di eventi di musica dal vivo. Come già scritto lo scorso mese, negli ultimi cinque anni si è assistito ad una crescita esponenziale in Italia degli spettacoli live e le radio, come prime signore della nostra comunicazione, hanno pensato di affiancarsi ad eventi in piazza, in spiaggia, o addirittura hanno organizzato tour in giro per l’Italia, grandi concerti nelle piazze più famose, riportando l’atmosfera di quelle calde serate attraverso la voce degli speaker.
Dalle emittenti più conosciute a livello nazionale a quelle più radicate nel territorio locale, le Radio si sono mosse per partecipare alla bellezza delle trasmissioni in diretta con la complicità immediata degli ascoltatori. C’è un però. Qualcuno dovrà pure rimanere in radio in questi caldi mesi! Ed ecco allora che possono nascere nuove idee, nuove sperimentazioni, che nell’estate trovano la culla ideale per creare e innovare. RSB nel mese di agosto aprirà le proprie porte a nuove voci. Per quanto la nostra città spesso sia rinnegata dagli stessi abitanti, non ci si rende conto che partorisce piccoli talenti, che però non sempre hanno la possibilità o l’opportunità di essere valorizzati. Ci vuole un contenitore che possa almeno dare la possibilità ad alcuni di loro di avvicinarsi alla radio, di fargli provare l’esperienza magica di parlare davanti ad un microfono, ascoltarsi ed entrare nelle orecchie delle persone. Questo non vale solo per i grandi network che possono vantare oggi la presenza di personaggi di primo piano del mondo dello spettacolo: molti di questi personaggi hanno fatto le loro prime esperienze nel mondo delle radio locali. Collaboratori di RSB sono stati ad esempio Gianni Manuel (oggi a Radio Kiss Kiss), i DJ Ilario e Fargetta (oggi a Radio Deejay) . Loro hanno avuto una possibilità, l’hanno colta e ne hanno fatto una professione. La radio dona la possibilità di costruire un discorso davanti ad un pubblico di fantasmi, occorre avere la fantasia di immaginare degli uditori...ma in realtà la radio, quando cominci a sperimentarla, ti entra nel cuore, come una droga, non puoi farne a meno. E’ in assoluto la madre di tutti i mezzi di comunicazione, che sia benedetto Guglielmo Marconi, ed è anche mamma generosa, perchè ha moltissimi figli nel nostro paese, che si distingue da tutti gli altri nel mondo per la numerosità delle emittenti che quotidianamente tengono compagnia agli italiani. Quindi: nuove voci, nuove esperienze, nuove idee, nuove avventure per gli studi di radio RSB, che nei mesi estivi accoglieranno dei battezzandi, con la voglia di dare loro la possibilità di mettersi alla prova, dee jay , cantanti,gruppi musicali,ecc.Se pensate di avere i numeri giusti chiamateci! 045 7613 906 – radiosb@radiosb.it Rimanete sintonizzati quindi sulle frequenze di RSB, l’estate porterà aria fresca.

17 agosto 2009

Daniel Rodin: Professionista del comunicare

Daniel Rodin è conosciuto ai nostri clienti come l’interlocutore privilegiato per i rapporti con la nostra emittente radiofonica e con Studio Immagine: un po’ il nostro “biglietto da visita”.Con la sua esperienza maturata negli anni, prima come dee jay e conduttore di programmi radiofonici e poi come agente pubblicitario, ha saputo accattivarsi la simpatia e la fiducia dei nostri inserzionisti, proponendosi con le sue idee creative per la realizzazione di spot e messaggi sempre originali e di sicuro impatto nel pubblico dei radioascoltatori, sua l’idea dei “Supernegozi” .Un personaggio quindi che ha delle buone carte da giocare e che merita di essere conosciuto per le sue capacità propositive.

15 agosto 2009

Love Summer 69: Woodstock 40 dopo

Dopo lo sbarco sulla luna un altro 40° anniversario da festeggiare quest'estate è quello del Festival di Woodstock. Un evento importante non solo dal punto di vista musicale. Svoltosi tra il 15 e il 18 agosto del 1969 a Bethel, piccola città dello Stato di New York, è passato alla storia come uno dei simboli dell'epoca delle contestazioni giovanili e della Beat Generation. Quasi 500.000 persone si radunarono per tre giorni di "pace, amore e musica", all'apice della diffusione della cultura hippie. Il festival, nato come semplice iniziativa commerciale, divenne presto ad ingresso libero quando gli organizzatori si accorsero delle migliaia di persone in più del previsto. Il festival aprì con i musicisti folk tra cui Joan Baez, la cantante icona del pacifismo e della lotta per i diritti civili, in particolare per l'opposizione alla guerra in Vietnam, in quell'occasione raccontò come suo marito, obiettore di coscienza, era stato arrestato. Sabato 16 agosto vide sul palco artisti già noti e altri che lo divennero subito dopo: Carlos Santana, Mountain, Sly and The Family Stone, Greateful Dead, Creedence Clearwater Revival, Jefferson Airplane. Intense e struggenti le interpretazioni di Janis Joplin in Summertime di Gershwin, e Piece of my heart. Si esibirono anche gli inglesi The Who. Iniziarono a suonare solo intorno alle 4 del mattino, a causa, si dice, di litigi con gli organizzatori riguardo alla paga. Cantarono anche il primo inno generazionale My generation. Joe Cocker inaugurò l'ultima giornata in programma il 17 agosto, eseguendo la celebre cover della beatlesiana With a little help from my friends. Dopo la sua performance, un temporale interruppe il concerto per diverse ore. Si esibirono quel giorno anche Crosby, Stills, Nash & Young e Jimi Hendrix. Il chitarrista aveva insistito per essere l'ultimo a suonare e il suo numero era previsto per mezzanotte, ma non salì sul palco fino al mattino del lunedì 18 agosto. Gran parte degli spettatori aveva lasciato il festival per ritornare alla routine lavorativa, così solo in 80.000 ascoltarono Hendrix in una performance incredibile.I grandi assentiAlcuni artisti noti all’epoca non parteciparono al grande evento per vari motivi. Gli Iron Butterfly, per esempio rimasero bloccati all’aeroporto, Joni Mitchell avrebbe dovuto esibirsi, ma il suo agente preferì al Festival un talk show televisivo, ignorando la portata del festival. Fu contattato John Lennon per chiedere la partecipazione dei Beatles (che erano virtualmente separati) Lennon rispose che avrebbero suonato solo se fosse stata invitata pure la Plastic Ono Band, il gruppo di Yoko Ono; gli organizzatori rinunciarono. Bob Dylan si tirò indietro in occasione della malattia di un figlio, e infastidito dalla confusione che si stava creando intorno a casa sua, che si trovava proprio nel villaggio di Woodstock. I Doors si stavano riprendendo da un periodo di guai con la legge, dovuti soprattutto alla presunta oscenità delle esibizioni di Jim Morrison. I Led Zeppelin preferirono intraprendere quello che sarebbe stato il loro tour estivo di maggior successo.L’Era dell’AcquarioMolti giovani giunti a Woodstock si riconobbero per la prima volta in una comunità e forse proprio in questo, al di là delle esperienze all’insegna del sesso, droga e rock n roll, sta il vero momento formativo del festival. Ma la filosofia hippie, la speranza di una “nuova era” e di un “futuro meraviglioso” rimasero alla base di una rivoluzione mai realizzata. La straordinaria esibizione di Hendrix resta nella storia dei grandi raduni musicali. L’esecuzione distorta di Star splanged banner , l’inno americano, sembrava esprimere tutto il disagio e la delusione dei giovani di quel periodo.
Francesca Sorvillo
Anche RSB ricorda questo evento con una puntata speciale di Rock&dintorni, in onda oggi, sabato 15 agosto alle 18.50.

13 agosto 2009

Voglia di Estate = voglia di stare insieme

Il caldo impazza nelle città cementificate e nelle ore libere chi può corre a trovare rifugio negli ambienti climatizzati, nei bar, nei negozi o nelle gallerie dei centri commerciali, quando non si è gravati dagli impegni lavorativi agognando il meritato riposo nei week end.
Sul fine settimana si riversano allora le aspettative di ristoro e di rigenerazione psico-fisica con la frequentazione degli amici e la partecipazione ad eventi di intrattenimento e spettacolo che numerosi riempiono i calendari delle manifestazioni organizzate da Comitati, Proloco ed Enti su tutto il territorio provinciale.

Nelle serate dei fine settimana allora le piazze si trasformano, si addobbano a festa, con palchi, scenari, luci e suoni, piste da ballo, stand gastronomici, lunghe tavolate di commensali. Corrono i volontari dell’organizzazione ad offrire il loro servizio ai numerosi partecipanti: la festa si fa grande e coinvolge singoli, coppie, gruppi di giovani e meno giovani, intere famiglie, non necessariamente dello stesso paese, all’ombra del campanile, ma nelle aree attrezzate in corrispondenza delle zone industriali, per poter fare festa indisturbati e senza disturbare.

La buona musica e la buona tavola della “cucina tradizionale” costituiscono sicuramente gli ingredienti più indicati per rigenerare la persona nello spirito e nel fisico dopo una settimana lavorativa, soprattutto nella calda estate. Dappertutto è un brulicare di feste, intitolate ai nomi di vari santi (alcuni dei quali addirittura sconosciuti) o più semplicemente indirizzate alla “venerazione” di prodotti della gastronomia (festa del toro, festa della sorana, festa del bollito, festa del riso, festa del vino, festa della birra e chi più ne ha più ne metta).


In certi paesi ogni occasione è buona per fare festa: c’è proprio l’imbarazzo della scelta e l’accavallarsi delle manifestazioni a volte mettono a dura prova le strutture organizzative dei supporter, quali ad esempio la nostra Out Music Power con il suo staff tecnico e gli impianti sempre al top per far fronte alle diverse esigenze. Un dato sicuramente positivo, trascurato dalle amministrazioni locali, a volte prese di mira dalle lamentele di residenti nelle zone circostanti all’ area di festa, è sicuramente la funzione sociale della festa, quale momento di aggregazione, al di fuori degli ambiti famigliari e di quelli forzati negli ambienti di lavoro: la festa in piazza come occasione quindi di fare conoscenze e di scambio interpersonale di convivialità.C’è già troppa intolleranza negli ambienti di lavoro, nei rapporti tra inquilini all’interno dei condomini!


Perché non approfittare delle feste all’aperto per “scaricare” le tensioni accumulate e vedere le cose e gli altri sotto un altro aspetto? Le lamentele di pochi il più delle volte danneggiano il bene di molti, soprattutto quando le iniziative non sono finalizzate a scopi commerciali o di lucro, ma ad iniziative di solidarietà come numerose vengono proposte in questo periodo estivo.Un invito quindi a sdrammatizzare le situazioni quando le tensioni aumentano, per uscire di casa e partecipare alle feste nelle piazze vicine o lontane, per trascorrere momenti di spensieratezza in buona compagnia.

10 agosto 2009

Estate: Voglia di vacanze.

Più che un ritornello o stacchetto per uno slogan pubblicitario, è uno stato d’animo che accomuna tutte le persone, giovani e meno giovani, lavoratori, pensionati, studenti: tutti si predispongono a vivere questo momento dell’anno in modo spensierato, allentando le tensioni e le preoccupazioni quotidiane.
Non è necessario programmare grandi viaggi o lussuosi soggiorni per trascorrere le proprie ferie in modo piacevole: ognuno si arrangia con i propri mezzi e con le proprie possibilità, anche restando in città. Finalmente infatti ci si può dedicare serenamente ai propri hobby.
Non mancano poi le occasioni di svago e di festa per trascorrere in compagnia con amici e conoscenti il tempo libero, partecipando a spettacoli e intrattenimenti che numerosi si ripropongono nelle calde serate dei mesi estivi, sempre accompagnate da momenti di convivialità e socializzazione attorno a grandi tavolate servite da fornitissimi stand gastronomici.
Le antiche corti, dove i nostri avi si ritrovavano a discorrere ed a fare filò sono state sostituite dalle piazze ove si ritrovano le compagnie, i gruppi, intere famiglie per lasciarsi coinvolgere dalle proposte in programma.
In questo periodo RSB, non va in vacanza, anzi trascorre le sue ferie con voi, accompagnandovi nelle vostre occupazioni durante la giornata ed uscendo con voi alla sera nelle piazze, organizzando eventi musicali.
E’ una nostra scelta di stile per essere fra la gente,sempre vicini ed al servizio dei nostri utenti.